giovedì 3 dicembre 2015

Qualche pensiero post exchange year (e sono viva gente!)

Salve gente! Sono tornata! Sono stata letteralmente sommersa dalla scuola ma mi sono ripromessa di ricominciare a prendermi cura del mio amato blog!
Inoltre ho finalmente un computer nuovo e posso finalmente iniziare con i video di cui vi parlavo tempo fa...

Quindi ero rimasta al racconto delle ultime settimane in America ma penso che a questo punto sia abbastanza inutile raccontarle anche perché, a parte per la graduation e la gita Broadway per vedere Wicked con il coro non ho fatto granché oltre oziare e tuffarmi in piscina. Penso che sia invece molto più utile e più efficace parlarvi dell'impatto con la Madre Patria. (Sì mi sento poetica, sì)
Devo dire che io non sono mai stata una persona attaccata a casa, e mai mi sono attaccata a qualche luogo, alle persone sì, ma anche in questo caso, parliamo di un'attaccamento relativo. Si mi trovo bene ma non mi mancano quando non sono con loro, quindi il ritorno non è stato particolarmente emotivo...niente lacrime o cose del genere, sorry not sorry lol. Era come se non ci fosse nulla di nuovo (e non c'era realmente) e il tempo si fosse fermato per 10 mesi.
Il discorso invece è molto diverso parlando di scuola.

In effetti mi sono resa conto che i professori italiani non sono mai stati poi così contenti della mia partenza perché, insomma, ammettiamolo mi sono persa tutta la storia italiana, Machiavelli...COME POSSO FARMI UNA VITA SE NON SO COSA SONO I MOTI DEL 48! O ancora, il romanticismo tedesco e il purgatorio della Divina Commedia... certi "crateri" nella mia educazione sono davvero un dramma.

Vorrei dirvi, cari professori, che io a differenza di tutti i miei compagni di classe, che pur avendo studiato tutte queste cose non si ricordano una parola del programma dell'anno scorso, ho vissuto sotto un'altro cielo, ho visto un mondo diverso, una cultura diversa e a soli 17 anni sono stata in grado di vivere per un'anno in una società totalmente diversa da quella a cui ero abituata e ho colmato le VERE lacune della mia istruzione: ho imparato a vivere e a misurarmi con la vita e con il mondo.

E a voi, ragazzi che siete all'estero, che pensate di partire, che partirete a breve o che, come me, siete già tornati vorrei dire "Fregatevene", non importa se vi andranno contro, vi metteranno i bastoni tra le ruote, lottate con le unghie e con i denti! Dimostrategli che con voi non riusciranno mai nell'intento di creare un'esercito di automi, tutti uguali, che conoscono i loro doveri e non i loro diritti, facili da comandare e che non si ribellano, che lo Stato italiano sembra essere determinato a creare da qualche anno a questa parte.

Viaggiate, vivete, conoscete e sopratutto imparate perché le cose più importanti non si imparano certo dai libri e non è vero che studiare la filosofia così come la insegnano in classe, filosofo per filosofo, insegna a pensare.

Love,
Crì

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